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Bibbia CEI 2008 1/4
La Sacra Bibbia (testo CEI 2008)
Versione non commerciabile. E’ gradita invece la riproduzione a fine di evangelizzazione
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LETTERA DI GIACOMO
1 1Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù che sono
nella diaspora, salute. 2Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite
ogni sorta di prove, 3sapendo che la vostra fede, messa alla prova, produce
pazienza. 4E la pazienza completi l’opera sua in voi, perché siate perfetti e integri,
senza mancare di nulla.
5Se qualcuno di voi è privo di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti con
semplicità e senza condizioni, e gli sarà data. 6La domandi però con fede, senza
esitare, perché chi esita somiglia all’onda del mare, mossa e agitata dal vento. 7Un
uomo così non pensi di ricevere qualcosa dal Signore: 8è un indeciso, instabile in
tutte le sue azioni.
9Il fratello di umili condizioni sia fiero di essere innalzato, 10il ricco, invece, di
essere abbassato, perché come fiore d’erba passerà. 11Si leva il sole col suo ardore e
fa seccare l’erba e il suo fiore cade, e la bellezza del suo aspetto svanisce. Così
anche il ricco nelle sue imprese appassirà.
12Beato l’uomo che resiste alla tentazione perché, dopo averla superata,
riceverà la corona della vita, che il Signore ha promesso a quelli che lo amano.
13Nessuno, quando è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non
può essere tentato al male ed egli non tenta nessuno. 14Ciascuno piuttosto è tentato
dalle proprie passioni, che lo attraggono e lo seducono; 15poi le passioni
concepiscono e generano il peccato, e il peccato, una volta commesso, produce la
morte.
16Non ingannatevi, fratelli miei carissimi; 17ogni buon regalo e ogni dono
perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui
non c’è variazione né ombra di cambiamento. 18Per sua volontà egli ci ha generati
per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature.
19Lo sapete, fratelli miei carissimi: ognuno sia pronto ad ascoltare, lento a
parlare e lento all’ira. 20Infatti l’ira dell’uomo non compie ciò che è giusto davanti a
Dio. 21Perciò liberatevi da ogni impurità e da ogni eccesso di malizia, accogliete con
docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza. 22Siate di
quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi
stessi; 23perché, se uno ascolta la Parola e non la mette in pratica, costui somiglia a
un uomo che guarda il proprio volto allo specchio: 24appena si è guardato, se ne va,
e subito dimentica come era. 25Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la
legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come
uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla.
26Se qualcuno ritiene di essere religioso, ma non frena la lingua e inganna così
il suo cuore, la sua religione è vana. 27Religione pura e senza macchia davanti a Dio

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